Chiostro del Bramante
Il progetto si inserisce all’interno di un grande esempio di architettura rinascimentale firmata da Donato Bramante. L’esigenza diventa quella di un rapporto con l’esistente dichiaratamente contemporaneo e non impattante, una copertura che svolga la funzione di protezione ma allo stesso tempo possa far leggere la linearità e l’armonia tra il portico e la loggia del disegno bramantesco, grazie ad una struttura trasparente e leggera.
La tensostruttura tessile removibile con un ingombro planimetrico di circa 160,00 mq, è definita da un cono rovescio a base quadrata vincolato perimetralmente in modo continuo ad una struttura in acciaio. Indipendente dalla struttura esistente e tensionata nel vertice, verso il centro del Chiostro, mediante la pluviale tessile e/o cavi in acciaio inox provvisti di dispositivi di regolazione della tensione. Tale configurazione determina un impluvium che raccoglie l’acqua piovana, la fa convergere verso il centro della corte e la convoglia, mediante una pluviale tessile, in un pozzetto di raccolta delle acque meteoriche.
Nei quattro vertici del chiostro sono disposti quattro cilindri telescopici in acciaio inox che hanno il duplice compito di ‘sostenere’ la struttura in fase di esercizio e garantirne un agevole montaggio e smontaggio. La copertura è stata concepita quale struttura a carattere temporaneo, che potrà essere installata e smontata ripetutamente, con assenza di qualsiasi tipo di intervento sull’edificio esistente.